mercoledì 5 marzo 2014

Gli inquisiti del PD rimangono al Governo, ecco la sconcertante giustificazione della Camera alla richiesta del M5S

Sottosegretari, Boschi: non chiederemo dimissioni indagati

Il ministro per i rapporti col Parlamento risponde a un’interrogazione del M5s sulla nomina alla Cultura dell’esponente Pd sarda, indagata per peculato in relazione al periodo in cui fu consigliera regionale. “Rispettare presunzione di innocenza”. Replica M5s: “Ha sperperato 33mila euro in buoni benzina”

ROMA - “Non è intenzione di questo governo chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari solo sulla base di un avviso di garanzia”. Lo dice Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme e dei rapporti col Parlamento, rispondendo in Aula a un’interrogazione del M5s sulla nomina di Francesca Barracciu a sottosegretario alla Cultura che, come precisa la stessa Boschi, “a oggi è iscritta nell’elenco degli indagati”.
“L’avviso di garanzia è un atto dovuto a tutela degli indagati per esercitare i diritti di difesa, non è un’anticipazione di condanna”, dice Boschi che ricorda come il procedimento che riguarda la Barracciu è alle fasi iniziali. “All’esito del procedimento il governo valuterà se chiedere le dimissioni del sottosegretario”, aggiunge la ministra. Il sottosegretario Barracciu, prosegue Boschi, “potrà dare un contributo al governo di questo Paese” e l’esecutivo “non ha intenzione chiedere dimissioni di ministri o sottosegretari sulla base di un avviso di garanzia”, perché ciò rispetta “il principio fondamentale della presunzione di innocenza”.
L’interrogazione del M5s, primo firmatario il deputato Nicola Bianchi, segue la contestazione della scelta dell’europarlamentare sarda, indagata per peculatoper il periodo in cui è stata consigliera regionale, vicenda che a fine 2013 l’aveva costretta a ritirarsi dalla corsa elettorale per il governo della Sardegnanonostante avesse vinto le primarie del centrosinistra sardo.
Durante la replica, il deputato Bianchi ha ribadito che il Movimento 5 Stelle “chiede a gran voce il ritiro della nomina di Barracciu” che “ha sperperato soldi pubblici per 33 mila euro in rimborsi benzina”. Il M5s sollecita il governo ad adottare iniziative per “salvaguardare le istituzioni da nomine governative dettate dal conflitto di ruoli, dall’incompetenza e dall’inopportunità”.


FONTE---->http://bastacasta.altervista.org/p10890/

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