giovedì 10 aprile 2014

Renzi il "Riciclatore": Politici indagati e "pentiti" di partito candidati alle Europee

CANDIDATURE

Europee, saltano tutti sul carro del Pd
Ma quanti cambi di casacca nelle liste

Nelle liste per le elezioni europee democratiche c’è un po’ di tutto: ex forzisti, dipietristi “pentiti”, casiniani. E non mancano i politici indagati



Chissà se questa volta Claudio Bucci cambierà la foto sui manifesti. Sono trascorsi quasi dieci anni da quando si presentò alla Regione Lazio con Forza Italia e quattro da quando si ricandidò con gli antiberlusconiani dell’Italia dei valori con uno slogan (“Ricicla e sostieni”) che gli valse l’ironia della rete: il poster infatti era lo stesso, cambiava solo il simbolo del partito. E quel “ricicla” suonava come un riferimento fin troppo personale.
Se Matteo Renzi ha sempre detto di voler prendere i voti degli elettori di centrodestra, per le europee ha iniziato candidando chi per le fila berlusconiane ci è passato davvero. Proprio come Bucci, in corsa per un seggio all’Europarlamento nella circoscrizione Centro dopo un passato tempestoso: forzista, socialdemocratico, dipietrista, socialista . E adesso, alla fine di questo defatigante percorso, democratico. “Non sarei mai potuto rimanere in un partito dove vige la legge del padrone” spiegò in seguito. Insomma, non si era accorto di chi era davvero Silvio Berlusconi.
Ma Bucci non è che l’ultimo a essere saltato sul carro per Strasburgo dove il Pd, stando ai sondaggi, riuscirà a spedire una bella pattuglia di rappresentanti. In lizza ci sono anche due ex europarlamentari che cinque anni fa furono eletti con l’Idv. Uno è l’esperto di mafiaPino Arlacchi, che appena un anno dopo essere eletto scrisse una lettera al segretario Pier Luigi Bersani chiedendogli esplicitamente di poter “tornare a casa”. L’altro è Andrea Zanoni, subentrato a Luigi De Magistris nel 2011 e rimasto in Italia dei valori fino allo scorso autunno. Poi, improvvisamente, la conversione.
Ma il Pd pare un centro di attrazione anche per quanti non hanno un passato dipietrista. Come mostrano i casi del sindaco di Agrigento Marco Zambuto (ex Udc folgorato da Renzi giusto un anno fa) e di Ilaria Bonaccorsi, che nel 2008 aveva corso con la Sinistra arcobaleno al comune di Roma.
IL DIAVOLO E L’ACQUASANTA
Gli elettori del Nord ovest avranno anche libertà di scelta sui temi etico-religiosi. Sul fronte cattolico il partito schiera infatti Luigi Morgano, presidente della Fism, la Federazione italiana scuole materne e organizzatore di iniziative che hanno visto la partecipazione di alti porporati come il cardinale di Bologna Carlo Caffarra. Suo cavallo di battaglia: i soldi agli istituti privati paritari.
Sulla sponda opposta, spicca invece il sindaco di Nichelino (Torino), il renziano doc Pino Catizone: nelle settimane scorse è stato protagonista di un clip osé girato negli uffici del comune piemontese che ha destato non poche polemiche e proteste, con tanto di accuse di sessismo da esponenti del movimento femminista.
NO, L’INDAGINE NO 
E se la ricandidatura di Andrea Cozzolino - protagonista delle primarie per il comune di Napoli del 2011, annullate per brogli - ha suscitato le critiche di Roberto Saviano , fra gli amministratori locali non manca una piccola truppa di inquisiti. Come già accaduto con viceministri e sottosegretari , anche fra i candidati per l’Europa ci sono consiglieri finiti sotto inchiesta nelle varie “Rimborsopoli” regionali. È il caso di Anna Petrone in Campania e diGiovanni Barbagallo in Sicilia, ai quali i magistrati contestano spese illegittime per 11 mila euro ciascuno.
Grattacapi giudiziari ha avuto anche il sindaco di Agrigento, Zambuto: per il crollo di un palazzo nobiliare pochi mesi dopo essere stato sottoposto a lavori di consolidamento e per alcuni incarichi assegnati dalla fondazione Teatro Pirandello, da lui presieduta.
Il sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, è stato invece indagato per alcuni incarichi dirigenziali assegnati quando era primo cittadino di Casamicciola, mentre a Mercedes Bresso lo scorso anno la Corte dei Conti ha contestato l’affidamento dei lavori della nuova sede della Regione Piemonte, il grattacielo progettato da Massimiliano Fuksas in costruzione a due a passi dal polo del Lingotto.
FONTE---->http://bastacasta.altervista.org/p12690/#

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