martedì 30 luglio 2013

Letta dichiara di essere nullatenente, i misteri di casa nostra

Povero Enrico Letta. Chissà che a qualcuno, dopo la dichiarazione dei redditi presentata, non venga l’idea di promuovere una raccolta fondi. Sì, perché il presidente del consiglio, già ministro, in politica praticamente da quando era sulla sulla, è ufficialmente un nullatenente. Ovvero: ha un reddito, ma – come riporta anche Il Messaggero – il suo patrimonio è pari a zero.

Nel 2012, quando era “soltanto” parlamentare, il nipote di Gianni Letta dichiara di avere guadagnato 124mila euro. Nonostante questo reddito faraonico, nonostante sieda su poltrone ricche e prestigiose da ormai un ventennio, il premier – ufficialmente – non ha né automobili, né moto, né barche. Non ha nemmeno immobili, azioni, obbligazioni e altri investimenti. Un francescano.
Forse che Enrico Letta viva in una capanna o in una grotta? Mistero. Eppure, a vederlo, non sembra abbia condotto una vita così stentata.
Sono i misteri della politica italica. Il popolo se la prende con parlamentari, ministri, assessori, sindaci e consiglieri perché guadagnano troppo e accumulano troppe ricchezze. I politici, dal canto loro, si dichiarano nullatenenti. Una situazione pirandelliana o, se preferite, semplicemente italiana.
Sta di fatto che, in caso di patrimoniale, sarebbero cavoli amari per i normali cittadini che dichiarano anche 1 euro in banca. Il nullatenente Letta, invece, non pagherebbe un centesimo. Poverino.

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