domenica 14 luglio 2013

QUANDO IL LEGHISTA GENTILINI INVITAVA A VIOLENTARE UNA DONNA

Era il settembre 2007 e l'allora sindaco sceriffo di Treviso (trombato alle ultime amministrative) incitava alla violenza nei confronti della sorella dell'allora ministro Pecoraro Scanio


Era il settembre del 2007. In polemica con quanti avevano votato a favore dell'indulto dell'anno prima, a seguito di un orribile fatto di cronaca («A Gorgo hanno violentato una donna con uno scalpello davanti e di dietro»), rivolgendosi all'allora ministro dell'Ambiente, Giancarlo Gentilini il sindaco sceriffo di Treviso (trombato alle ultime amministrative) rilasciò questa dichiarazione

«E io dico a Pecoraro Scanio che voglio che succeda la stessa cosa a sua sorella o a sua madre. E, già che parliamo di culi, sia chiaro che anche i gay io non li voglio vedere per le strade». 

Nemmeno dieci giorni fa, Flavio TosiRoberto Maroni e Luca Zaia (che hanno subito preso le distanze dall'altra leghista Dolores Valandro) erano a Treviso, per sostenere la candidatura a sindaco di Gentilini. Flavio Tosi, sul palco: «Tosi ha copiato da Gentilini il modo di fare il sindaco»; Luca Zaia: «Io sono qui a rassicurare i fedeli che quel signore lì continuerà il suo Vangelo»; Roberto Maroni: «Io ho imparato a fare il ministro dell'Interno dal sindaco Gentilini. Gentilini è un maestro, un punto di riferimento. Lui è lo sceriffo numero uno, io sono lo sceriffo numero due». 

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