giovedì 1 agosto 2013

Cosa (non) ha fatto il governo Letta?

Dai decreti per la sospensione di Imu e Iva alla proposta di abolizione di finanziamento pubblico ai partiti. Ecco tutte le leggi approvate (o in procinto di essere approvate) dall’esecutivo di larghe intese.

La sentenza della Cassazione sul processo Mediaset rischia di avere pesanti ripercussioni politiche o anche interrompere l’azione del governo di Enrico Letta. La conferma della condanna a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici nei confronti di Silvio Berlusconi, uno dei principali sponsor dell’esecutivo di larghe intese, potrebbe infatti innescare nei prossimi giorni proteste dei parlamentari del Pdl (o creare fratture interne al Pd o allo stesso partito del Cavaliere) tali da compromettere la tenuta numerica della maggioranza bipartisan. A che punto dunque – è il caso di chiedersi – rischia di dirsi conclusa l’azione del governo nato con l’obiettivo di riformare la macchina dello Stato e riattivare la crescita economica?
8 LEGGI DA INIZIO LEGISLATURA - Le leggi scritte e discusse sono diverse. Ma pochi i provvedimenti che hanno concluso l’iter con l’approvazione definitiva di Camera e Senato. Precisamente, dal 15 marzo, data di avvio della legislatura (ma anche dal 28 aprile, giorno del giuramento dei ministri) il Parlamento ha ratificato 2 accordi internazionali e trasformato in legge 3 decreti legge del vecchio governo Monti, un decreto legge dell’esecutivo Letta e 2 disegni di legge di iniziativa parlamentare pervenuti da Pd e Pdl. Sono complessivamente 13 invece finoa d oggi i provvedimenti passati solo a Montecitorio o Palazzo Madama: 4 proposti dal governo Monti (tra cui due ddl di conversione di decreti legge), 6 dal governo Letta (4 conversioni di dl), 3 testi di iniziativa parlamentare.
LE LEGGI DEFINITIVE – Il 22 maggio la maggioranza di larghe intese Pd-Pdl al Senato ha convertito definitivamente in legge il decreto legge n. 25 del 25 marzo (governo Monti) in materia sanitaria che aveva ricevuto il via libera della Camera il 12 aprile. Il 5 giugno nell’aula di Montecitorio ha superato l’ultimo ostacolo il decreto legge n. 35 dell’8 aprile per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, che il 18 maggio aveva incassato il sì di Palazzo Madama. Il 19 giugno è stato il turno (al Senato) della ratifica della Convenzione del consiglio d’Europa (firmata ad Istanbul nel 2011) sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. L’approvazione definitiva è arrivata dopo il sì della Camera del 28 maggio. Il 21 giugno l’assemblea di Montecitorio ha detto sì conclusivo al decreto legge n. 43 del 26 aprile (governo Monti) per il rilancio dell’area industriale di Piombino, il contrasto ad emergenze ambientali, sostegno alle zone terremotate del maggio 2012 e, infine, per l’accelerazione della ricostruzione in Abruzzo e della realizzazione  degli interventi per Expo 2015. L’iter del provvedimento alla Camera era stato concluso il 12 giugno. L’8 luglio è stato il giorno dei trattati internazionali. nel dettaglio, al Senato sono state approvate proposte del governo Monti (già passate alla Camera l’11 giugno): la ratifica e l’esecuzione di una Convenzione con la Repubblica di San Marino, per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, e la ratifica e l’esecuzione di un Accordo con il governo della Lituania in materia di rappresentanze diplomatiche. Poi l’Imu. Il 17 luglio l’aula di Palazzo Madama ha convertito in legge (dopo il via libera di Montecitorio del 18 giugno) il decreto legge n. 54 del 21 maggio per la sospensione dell’imposta sulla casa, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, la proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e, infine, l’eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del governo. In ultimo, il 18 luglio il Senato ha detto sì definitivamente alla proposta di istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie (già approvata alla Camera il 12 giugno).
LE LEGGI DA APPROVARE – Per quanto concerne i provvedimenti passati in una sola delle due Camere, il 19 giugno il Senato ha dato via libera alla ratifica di un Protocollo d’Intesa con l’Onu relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell’unesco Programme Office on Global Water Assessment. Il 3 luglio l’aula di Palazzo Madama ha poi detto sì alla conversione del decreto legge n. 63 del 4 giugno relativo al recepimento di una direttiva europea del 2010 in materia di prestazione energetica nell’edilizia. Alla Camera, il 4 luglio, invece è stato approvato la proposta di legge dell’onorevole Enrico Costa (Pdl) per la delega al governo in materia di pene detentive non carcerarie. L’8 luglio, l’assemblea del Senato ha poi concluso l’esame di tre provvedimenti del governo Monti. Precisamente: una delega al governo per il recepimento di direttive europee, disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’italia all’Ue, la Legge europea 2013, e, infine, la ratifica e l’esecuzione della Convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) sul lavoro marittimo adottata a Ginevra nel 2006. L’11 luglio è stato il turno, al Senato, del via libera alla proposta del governo Letta per l’istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali. Mentre alla Camera passava la proposta di conversione del decreto legge n. 61 del 4 giugno su tutella dell’ambiente, della salute e del lavoro nell’esercizio di imprese di interesse strategico nazionale (noto come ‘decreto Ilva’) e la proposta di istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Il 16 luglio, ancora a Montecitorio, è passato il progetto di legge per la modifica dell’articolo 416 ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso.  Ultimi step, il 24 luglio, a Palazzo Madama i senatori hanno approvato il disegno di conversione in legge del decreto legge n. 78 del primo luglio recante disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena (noto come ‘svuota-carceri). Il 26 luglio hanno detto sì invece al decreto legge n. 69 del 21 giugno contenente norme per il rilancio dell’economia (il cosiddetto ‘decreto del fare’ con misure per il sostegno alle imprese e per la crescita). Stamane, infine, l’assemblea del Senato ha approvato il decreto legge dell’esecutivo per la conversione in legge del decreto legge n. 76 del 28 giugno relativo ad interventi per la promozione dell’occupazione giovanile (stanziamento di circa 800 milioni di euro nei prossimi 4 anni, fino al 2016, per l’assunzione di lavoratori di età compresa tra i 18 e i 29 anni), alla coesione sociale, all’Iva (blocco di aumenti fino al primo ottobre) e altre misure finanziarie urgenti.
ALTRI DECRETI LEGGE – Altri importanti provvedimenti del governo Letta sono finitiagli atti delle Camere ma non ancora sottoposti al voto conclusivo di deputati e senatori. Il 25 giugno, ad esempio, è stata presentata a Montecitorio la proposta del governo per la conversione del decreto legge n. 72 del 24 giugno per i pagamenti dei debiti degli enti del Servizio sanitario nazionale. Dal 18 luglio, infine, le commissioni del sella Camera stanno esaminando il disegno di legge dell’esecutivo per l’abolizione del finanziamento del pubblico diretto ai partiti, per la trasparenza e la democraticità degli stessi, e la disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta.

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