giovedì 29 agosto 2013

Di Battista (M5S) : “Siria, la cosa inaccettabile è che a decidere sia una sola persona”

Quel che e’ inaccettabile rispetto alla questione siriana (oltre alla possibile guerra, indecente, terrorista, imperialista) e’ che a decidere sia una persona.
Questo e’ intollerabile.
Il Premio Nobel per la Pace, a sua insaputa a questo punto, Mister Obama, dice di non avere ancora deciso.
Chi decide?
Una persona, decide una persona!
Magari decide sotto pressione, magari consigliata da un pezzo grosso di una multinazionale di armamenti o da qualche lobbista che si e’ arricchito sulle macerie irachene.
Ma non vi viene voglia di rovesciare tutto?
Questo per me e’ inaccettabile e spero che proprio casi come questi ci facciano mettere in discussione lo stesso concetto di democrazia rappresentativa!
Ma di cosa stiamo parlando, di un sistema che ci da come unico potere quello di mettere una X e poi delegare, ad una sola persona o ad un’oligarchia, decisioni che mettono in pericolo la sicurezza mondiale?
Il caso siriano mostra con chiarezza i perche’ della battaglia del 5 stelle.
La democrazia rappresentativa produce i Bush, i Blair, gli Hollande (sta rendendo la Francia il peggior cane da guardia dell’Impero), produce i D’Alema (lui ha favorito i bombardamenti su Belgrado) e produce i delinquenti puttanieri che ci hanno coinvolto in atti terroristi come le guerre in Afghanistan e Iraq.
La battaglia del M5S e’ per costruire, finalmente, la democrazia diretta.
Che il popolo informato decida (oggi gli strumenti ci sono) e i governi obbediscano.
Se vincessimo, se vincessero le nostre idee gli Assad verrebbero spazzati via in 24 ore dai cittadini siriani e non dalle bombe intelligenti che uccidono gli innocenti.
Quando mi si chiede se i cittadini possano decidere su questioni tanto importanti io faccio sempre un esempio: 2003, Roma, 3 milioni di persone in piazza a dire NO alla guerra in Iraq.
3 milioni, la piu’ grande manifestazione mondiale.
Io ci stavo, anche tanti di voi c’erano.
Il 90% dell’opinione pubblica aveva capito che quel criminale di Powell mentiva all’ONU quando sventolava provette spacciandole per “provette”.
Se i cittadini italiani avessero avuto la possibilita’ di decidere in quel momento, se ci fosse stato uno strumento vincolante per il governo, se ci avessero interpellato l’Italia non sarebbe mai entrata in Iraq.
Questa e’ la battaglia vera, la democrazia significa che il popolo comanda.
Non l’ha mai fatto, lo faceva di piu’ in dittatura, almeno li si conoscevano chiaramente i contorni del potere.
La democrazia rappresentativa li sfuma, li confonde dandoci una falsissima parvenza di liberta’.
Riflettete su questo, vi prego.
Fermatevi e pensate.
Se spazziamo via il concetto di rappresentanza, di delega, se spazziamo via i Partiti spazzeremmo via in un istante le ingiustizie, i dittatori palesi e quelli subdoli, la guerra.
E’ questione di tempo.
Un giorno guarderemo alla democrazia rappresentativa come un tempo quardavamo alla monarchia assoluta, in fondo, tra le due vi e’ ben poca differenza.
P.S. Ascoltate o leggete Massimo Fini oggi sul blog.
Fini e’ un grande giornalista, un uomo libero e io portero’ in aula le sue parole.
Vi consiglio di leggere un suo libro: “Sudditi, manifesto contro la democrazia”.
Alessandro Di Battista
Portavoce M5S Camera

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