mercoledì 7 agosto 2013

SCANZI: "Vogliono salvare il pregiudicato di Arcore"

Pd e Pdl si stanno scervellando su come salvare politicamente il pregiudicato di Arcore. La grazia sarebbe stata perfetta, ma nemmeno Napolitano pare poter arrivare a tanto.
La strada migliore sarebbe l'amnistia, ma servono i 2/3 del Parlamento e i tempi sono lunghi. Troppo lunghi per non far decadere il plurievasore condannato in via definitiva.
Come ricorda anche Alessandro Gilioli su L'Espresso, c'è allora il cosiddetto Lodo Giovanardi. E già qui uno pensa subito al suicidio, perché se l'ago della bilancia diventa Giovanardi vuol dire che il paese è ampiamente oltre la canna del gas.
Problema (per la Casta): la legge Severino reputa ineleggibile chi ha una condanna definitiva di più di due anni. Tipo Berlusconi (pensate al paradosso: pur avendo approvato una legge debolissima, Pd&Pdl sono riusciti comunque a farsi autogol da sola, varando una legge che in via teorica disarciona il pregiudicato).
Giovanardi, o chi per lui, propone quindi due interpretazioni farlocche. a) La legge è del 2012, il pregiudicato di Arcore ha commesso il reato prima, dunque non si applica perché legge non retroattiva (chi lo dice? Nessuno. Tranne Giovanardi. Cioè nessuno, appunto). b) L'indulto del 2006, voluto dal centrosinistra, ha tolto 3 dei 4 anni di condanna per frode fiscale. Quindi la condanna passa da 4 anni a 1 anno, e il pregiudicato di Arcore può continuare a fare polemica.
La giunta che dovrà decidere tutto, al Senato, comincerà a lavorarci da domani. E' composta da 23 senatori: nove Pd, sette Pdl, quattro M5S, uno Scelta civica, Lega e Sel.
Si vota segretamente. Il ruolo chiave lo avrà il Pd. Vamos.


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