martedì 3 settembre 2013

Manifestante NoTav manganellata, palpeggiata e insultata


‘Da quando mi hanno fermata a quando mi hanno portata all’interno del cantiere sono stati dieci minuti di follia. Ho ricevuto una manganellata in faccia, mi hanno toccata nelle parti intime e mi hanno insultata”.
La denuncia, durante la conferenza stampa organizzata dal movimento No Tav a Susa (Torino), è Marta Camposana, attivista pisana di 33 anni che è stata denunciata per resistenza dopo gli scontri della notte scorsa. “Le forze dell’ordine – ha raccontato Camposana – ci hanno chiusi con due cariche e bersagliati con una pioggia di lacrimogeni. Poi sono stata colpita da una manganellata alle spalle e trascinata a terra. Una volta nel cantiere ho detto che avevo bisogno di un medico, ma mi hanno nuovamente insultata e portata al pronto soccorso soltanto quattro ore dopo, alla fine delle procedure in questura, dove mi hanno denunciata solo perch{ avevo del Maalox e dei limoni per contrastare i lacrimogeni”.
“Durante questa ennesima manifestazione di dissenso gli apparati delle forze dell’ordine – si legge in una nota dei No Tav pisani – hanno dato vita a una vera e propria carneficina, prima militarizzando l’intera valle e tentando di fermare chi voleva raggiungere il concentramento per la passeggiata, successivamente instaurando una guerra svolta a colpi di lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo e a distanza ravvicinata, manganelli e cariche a freddo”.

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