venerdì 9 agosto 2013

Caso Berlusconi, CHE FIGURA! ECCO COME CI VEDONO ALL'ESTERO

Il New York Times, più celebre quotidiano del mondo, ha scritto cosa pensa della condanna di Silvio. All'estero, ci vedono così... 

NYT, nuovo durissimo attacco all'Italia: "Il problema non è solo Berlusconi" 

"Se la serie di azioni evasive che riguardano Silvio Berlusconi fosse la sola causa del malessere prolungato dell'Italia, la condanna della settimana scorsa per frode fiscale starebbe ad indicare che tempi migliori sono all'orizzonte. Ma il tre volte presidente del Consiglio non è stato l'unica ragione della debolezza economica e della cultura politica irresponsabile" dell'Italia. 

Esordisce così il durissimo editoriale che il New York Times dedica allo Stivale, pieno di problemi e non tutti imputabili a Berlusconi. Il giornale più prestigioso del mondo, infatti, accusa anche il centro-sinistra italiano, incapace di "fare molto meglio", persino quando gli elettori hanno voluto provare a dargli una possibilità. 

"Nessun governo a Roma", prosegue l'editoriale a noi dedicato, "ha la possibilità di guidare il Paese verso giorni migliori fino a quando sia la Germania sia l'Unione europea mettono falsi dogmi sull'austerità fiscale davanti al vero problema economico dell'Italia: crescita anemica". 

Riguardo poi la condanna di Berlusconi, il NYT riassume come dopo numerosi tentativi, il sistema giudiziario sia riuscito a bloccare il Cavaliere, e ciò "potrebbe significare la fine della sua carriera politica attiva da leader del più ampio partito di centro-destra italiano". Ma, senza "evidenti rivali e con la figlia 46enne Marina, Berlusconi potrebbe continuare a influenzare la politica anche lontano dalla scena". 

Il problema del centrosinistra italiano, secondo il quotidiano statunitense sarebbe la mancanza di leader e di programmi. I vertici del Pd, infatti, "sono ex-comunisti troppo ambiziosi di provare la loro ortodossia capitalista attraverso un'adesione indifferente alle dottrine ascetiche preferite dai banchieri tedeschi". L'Italia, infatti, si trova, secondo il NYT, in "una doppia recessione" con un livello di disoccupazione "inchiodato intorno al 12%" e una crescita "minuscola" . 

"Con queste debolezze eclatanti su ambo i lati dello spettro" dunque, nessuno potrebbe dirsi veramente vincitore. E il governo delle larghe intese, che i giornalisti d'oltreocenano paragonano a un patchwork, altro non sarebbe che una "coalizione sgraziata con pochi obiettivi finora raggiunti"."Il problema dell'Italia non è solo Berlusconi". 

L'Italia ha "disperatamente bisogno di un rinnovo politico totale", conclude l'editoriale, in grado di produrre "leader che riescano a guadagnarsi il consenso popolare per le dovute riforme economiche". E, nel momento in cui ciò si verificherà, "la loro prima responsabilità sarà quella di guidare una sfida credibile alle domande di austerità senza uscita che arrivano dai partner europei"

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