sabato 10 agosto 2013

WikiLeaks Party, il padre di Julian Assange si ispira a Grillo: “Faremo come il M5S”

La campagna politica di Julian Assange è ufficialmente partita. Dopo aver annunciato il lancio di WikiLeaks Party, il partito con cui affronterà le prossime elezioni politiche in Australia, l’attivista svedese è pronto a passare all’azione. Al suo fianco avrà anche John Shipton, il padre naturale del fondatore di WikiLeaks a dispetto del cognome diverso.
In un’intervista rilasciata a Il Venerdì, a firma di Stefano Vergine, Shipton non nasconde la sua stima per Beppe Grillo e il Movimento Stelle:
“Io non sono un multimilionario né un comico. Però ho osservato che ha fatto in Italia: lui e Roberto (Gianroberto Casaleggio) hanno dimostrato che si può costruire una strategia mediatica efficace senza capitali”.
Il pensiero del padre di Julian Assange si concentra sulla strategia da adottare:
“All’inizio abbiamo dato vita a una campagna per raccogliere 700 mila dollari. Pensavamo di usarli per giornali e tv. Poi abbiamo osservato l’esempio del Movimento 5 Stelle e abbiamo capito che si può fare diversamente. Certo, noi non abbiamo un comico come Grillo”.
Tuttavia Shipton ammette che ci sono limiti che in Australia non possono essere oltrepassati:
“Non possiamo dire vaffanculo, come ha fatto Beppe Grillo: la società australiana non è come quella italiana"

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